SOSTITUZIONE COMANDO E VALVOLA INTERMEDIA SERBATOIO ACQUE NERE
(ECOVIP 2i)
(Lavoro eseguito da Francesco)
Come altri amici ecovippari anch’io quest’anno mi sono trovato alle prese con la sostituzione della valvola che sta tra il serbatoio piccolo e quello grande delle acque nere.
La valvola di cui stiamo parlando è indicata dalla lettera E.
Nel mio caso era necessario sostituire anche il cavo di comando azionato dalla maniglia accanto al WC, mi si è rotto durante le vacanze estive. Il lavoro, se va tutto liscio, non è per nulla complicato, ma nasconde varie insidie che chi ha letto altri fai da te conosce bene. Da parte mia ed in riferimento al mio camper, il 2i del 2000, ho riscontrato che alcune di queste sono dei falsi problemi, mentre qualche consiglio è da valutare attentamente, vediamo:
1. Il serbatoio è sorretto da bulloni con la testa sopra il pavimento, due sono visibili nel gavone e due risulterebbero annegati sotto il termoformato, dunque inaccessibili senza smontare il bagno. Visto che capita che la corrosione renda difficoltoso svitare i dadi se non adeguatamente protetti con grasso, nel caso i due inaccessibili non si svitino il problema diviene un guaio…Falso problema, i bulloni nel 2ì sono accessibili basta fare una piccola apertura nel gavone (vedi punto 4 e foto successive).
2. La valvola intermedia, così come la staffa a L che tiene il cavo dalla parte del serbatoio, sono avvitate con bulloni che potrebbe essere resi degli “stecchini” dalla corrosione e sbriciolarsi. Si tratta di un problema relativo perchè le sedi annegate nel serbatoio sono tutte di ottone e dunque inattaccabili alla corrosione, basta avere pazienza e fiducia, rimuovere il bullone corroso e togliere il materiale residuo, nel caso estremo forare con punta da trapano e passare con filera.
3. Gli attacchi del serbatoio sono il punto debole. Vero. Capita che chi li monta stringa troppo oppure il tempo acuisca qualche difetto d’origine. Prima di rimontare il serbatoio riempirlo fino all’orlo, controllando che non vi siano bolle d’aria, nel caso di perdita si può tentare di riparare con un saldatore da stagno , la cosa è alla portata di molti, basta un po’ di manualità.
4. Ho letto in qualche altro fai date che prima di togliere il cavo bisogna legarlo con un pezzo di spago o fil di ferro in modo da fare da guida per il nuovo. Questo perché alcuni sostengono che se si sfila il cavo non sia più possibile infilare il nuovo senza guida. Credo che si tratti di un pessimo consiglio, nel mio caso (ricordo ecovip 2i) ciò mi ha fatto perdere ore di lavoro. Infatti sotto il termoformato c’è una staffa che trattiene il cavo quando si tira, il foro dove passa il cavo è del diametro giusto, se si aggancia un filo al cavo dalla parte del WC e si tenta si sfilarlo da sotto, questo scende sotto il termoformato ma si incastra nel foro della staffa con il risultato che non può ne’ essere sfilato ne essere riportato nella posizione originale. Un bel pasticcio. La soluzione la si vede nelle foto sotto, è necessario fare una apertura 20x20 dalla parte del gavone, naturalmente dopo aver smontato il letto e la piccola parete che copre i tubi. Si accede alla staffa dove passa il cavo e si può lavorare con agilità. Da qui si vedono anche gli altri due dadi.
5.Se si rompe la maniglia che comanda la valvola le vacanze sono rovinate e bisogna attrezzarsi con un portapotti… Nel caso del 2i, me credo anche negli altri, prima di fasciarsi la testa, provare a togliere una delle paratie di legno ai lati del serbatoio grande, da lì si accede alla valvola e si può comandare a mano.
Detto questo iniziamo il lavoro, la cosa è semplice, bisogna staccare le tubazioni, eventuale maceratore, tubo di sfiato e svitare i 4 dadi.
Questo è lo stato in cui versava il mio serbatoio, è evidente la corrosione:
Nel mio caso era necessario sostituire anche il cavo di comando azionato dalla maniglia accanto al WC, mi si è rotto durante le vacanze estive. Il lavoro, se va tutto liscio, non è per nulla complicato, ma nasconde varie insidie che chi ha letto altri fai da te conosce bene. Da parte mia ed in riferimento al mio camper, il 2i del 2000, ho riscontrato che alcune di queste sono dei falsi problemi, mentre qualche consiglio è da valutare attentamente, vediamo:
1. Il serbatoio è sorretto da bulloni con la testa sopra il pavimento, due sono visibili nel gavone e due risulterebbero annegati sotto il termoformato, dunque inaccessibili senza smontare il bagno. Visto che capita che la corrosione renda difficoltoso svitare i dadi se non adeguatamente protetti con grasso, nel caso i due inaccessibili non si svitino il problema diviene un guaio…Falso problema, i bulloni nel 2ì sono accessibili basta fare una piccola apertura nel gavone (vedi punto 4 e foto successive).
2. La valvola intermedia, così come la staffa a L che tiene il cavo dalla parte del serbatoio, sono avvitate con bulloni che potrebbe essere resi degli “stecchini” dalla corrosione e sbriciolarsi. Si tratta di un problema relativo perchè le sedi annegate nel serbatoio sono tutte di ottone e dunque inattaccabili alla corrosione, basta avere pazienza e fiducia, rimuovere il bullone corroso e togliere il materiale residuo, nel caso estremo forare con punta da trapano e passare con filera.
3. Gli attacchi del serbatoio sono il punto debole. Vero. Capita che chi li monta stringa troppo oppure il tempo acuisca qualche difetto d’origine. Prima di rimontare il serbatoio riempirlo fino all’orlo, controllando che non vi siano bolle d’aria, nel caso di perdita si può tentare di riparare con un saldatore da stagno , la cosa è alla portata di molti, basta un po’ di manualità.
4. Ho letto in qualche altro fai date che prima di togliere il cavo bisogna legarlo con un pezzo di spago o fil di ferro in modo da fare da guida per il nuovo. Questo perché alcuni sostengono che se si sfila il cavo non sia più possibile infilare il nuovo senza guida. Credo che si tratti di un pessimo consiglio, nel mio caso (ricordo ecovip 2i) ciò mi ha fatto perdere ore di lavoro. Infatti sotto il termoformato c’è una staffa che trattiene il cavo quando si tira, il foro dove passa il cavo è del diametro giusto, se si aggancia un filo al cavo dalla parte del WC e si tenta si sfilarlo da sotto, questo scende sotto il termoformato ma si incastra nel foro della staffa con il risultato che non può ne’ essere sfilato ne essere riportato nella posizione originale. Un bel pasticcio. La soluzione la si vede nelle foto sotto, è necessario fare una apertura 20x20 dalla parte del gavone, naturalmente dopo aver smontato il letto e la piccola parete che copre i tubi. Si accede alla staffa dove passa il cavo e si può lavorare con agilità. Da qui si vedono anche gli altri due dadi.
5.Se si rompe la maniglia che comanda la valvola le vacanze sono rovinate e bisogna attrezzarsi con un portapotti… Nel caso del 2i, me credo anche negli altri, prima di fasciarsi la testa, provare a togliere una delle paratie di legno ai lati del serbatoio grande, da lì si accede alla valvola e si può comandare a mano.
Detto questo iniziamo il lavoro, la cosa è semplice, bisogna staccare le tubazioni, eventuale maceratore, tubo di sfiato e svitare i 4 dadi.
Questo è lo stato in cui versava il mio serbatoio, è evidente la corrosione:
Munirsi di valvola ricambio Laika e di cavo originale e procedere alla sostituzione.
Qui non mi dilungo, in altri fai da te vi sono sufficienti descrizioni.
Se qualcosa va storto con i dadi che non si vitano o con il cavo che resta incastrato si può accedere dal gavone laterale, smontare il letto, la parete che copre i tubi della stufa e praticare una apertura 20x20 circa in corrispondenza della maniglia lato wc.
Ecco cosa è successo nel mio caso, il fil di ferro che doveva servirmi da filo di Arianna si era impigliato nella staffa, che tirando con forza si è piegata da un lato.
Nella foto sopra si vede anche la testa di uno dei due dadi nascosti che sostengono il serbatoio.
In quelle seguenti si vede il foro da cui passa il tubo di riscaldamento della valvola intermedia e poco oltre il quarto dado.
In quelle seguenti si vede il foro da cui passa il tubo di riscaldamento della valvola intermedia e poco oltre il quarto dado.
Qui si vede la staffa ripristinata in posizione corretta ed il nuovo cavo correttamente posizionato.
Qui invece da sotto il pavimento il cavo che esce e i bulloni passanti.
Ecco il serbatoio finito pronto da montare. Una raccomandazione, non stringere forte i dadi e controllare che non vi siano perdite, infine cospargere la parte del bullone che spunta dal dado con un po’ di grasso.
03.10.2016
Francesco